Parto subito con una precisazione che mi sembra indispensabile: il ristorantino di Festà è un bel posto, e i miei due cappelli rappresentano esattamente la valutazione alla quale corrispondono, ovvero “buono”.
Arriviamo verso le 13.15, in quattro, previa prenotazione consigliabile se non necessaria: il posto è piccolo ed imboscato, sempre chiuso a pranzo tranne la domenica e aperto la sera solo il giovedì, il venerdì e il sabato.
Il locale è ricavato all'interno di una casa ottimamente ristrutturata: bella ed accogliente l'unica sala, al piano terra, che conta 25 coperti circa, tutta in pietra e con travi in legno.
Arredamento abbastanza moderno, belle le posate, i piatti in porcellana ed i calici.
Pulizia impeccabile, sia per la sala, che per la cucina (visibile dall'oblò della porta rei) nonché per il bagno.
Veniamo accolti dal proprietario, molto cortese, che ci illustra la loro offerta ed i piatti fuori menù.
Qui il menù è tradizionale, segue la stagionalità e la ricerca delle materie prime.
In più è presente un menù “verde”, ovvero vegetariano, molto interessante.
Ancora più interessante la proposta di pesce, che purtroppo ora è solo su prenotazione: si chiama entro il giorno prima e si sceglie, dal loro menù sul sito, che cosa si vuole mangiare. Oppure, ancora meglio, gli si da carta bianca e si lascia fare a loro.
Non potendo quindi provare il pesce (ottimamente raccontato dalle altre recensioni) ci buttiamo sul menù tradizionale.
Per cominciare, prendiamo due antipasti, uno tradizionale ed uno verde che ci dividiamo in quattro: il tradizionale è a base di salumi (culatello, lardo di colonnata, salame) e formaggi (tomini, pecorino di fossa e un altro formaggio stagionato, insieme ad una marmellata di prugne), quello verde è tutto di verdure grigliate o saltate.
Buoni entrambi.
Passiamo ai primi, per i quali scegliamo di fare tutti un bis: due con gnocchetti del ristorantino e mezzelune di anatra allo zafferano, uno di gnocchetti e tortelli di zucca e l'ultimo con tortelli di zucca e pappardelle ai funghi.
Le mie mezzelune di anatra sono discrete, gli gnocchetti buoni e particolari: fatti in casa, un po' duri, con nocciole, un po' di pancetta e rosmarino. Gradevoli.
I tortelli di zucca, che assaggio, sono anch'essi discreti, con la particolarità di essere molto neutri, ovvero senza amaretto e senza mostarda. Peccato che la panna e l'aceto con il quali sono guarniti tendano a coprirne un po' il sapore.
Normali le pappardelle.
Un difetto che riscontro e che non sembra esser comune a tutti i piatti è la temperatura: alcuni sono troppo freddi.
In accompagnamento, oltre alle immancabili due bottiglie di acqua, ci lasciamo consigliare e prendiamo un Greco di Tufo dell'azienda vinicola Struzziero, molto ma molto buono: grandi profumi floreali e fruttati, persistente e ben equilibrato.
Per quanto riguarda i secondi, in due passiamo la mano, in quanto già abbastanza sazi; i nostri amici invece provano un maialino con nocciole e verdure e dei fiori di zucca ripieni di ricotta e zucchine, che, essendo fuori stagione e quindi non più presenti, vengono sostituiti con dei porri.
Buoni, ci dicono, questi ultimi; troppo salato il maialino, che viene lasciato lì per metà (errore di salatura che verrà poi confermato, scusandosi con la solita gentilezza, dal proprietario) e che non verrà conteggiato nel finale.
Finiamo il pranzo con due dolci del giorno, una crema con frutti di bosco e dei cannolini con ricotta di mucca, zucchero a velo e cannella ad aromatizzare il tutto.
Due caffè per concludere ed una bottiglia di amaro, di loro produzione, a base di fiori di acacia, lasciata al tavolo.
Il tutto per un totale di 103 euro in quattro, di cui 17,50 euro di vino.
Che dire? Il posto merita sicuramente una visita, per la location, per il servizio molto cortese e premuroso del titolare, perchè semplicemente è un bel posto e si sta bene.
Il mangiare: quello che abbiamo provato oggi era tutto molto semplice, buono, non banale ma neppure entusiasmante. Peccato per quei due o tre “inciampi”, ma di sicuro vale la pena andarci se non lo si è mai visitato, o di tornarci se si è già stati.
Per quanto mi riguarda, ci tornerò di sicuro.
E sarà per provare il loro pesce, in quanto il menù e le precedenti recensioni mi hanno moto incuriosito.
Per ora mi limito a due cappelli, con ampissimo spazio di miglioramento.
Buono
[joy]
23/11/2010
Anche questo è GM, a volte, leggendo recensioni passate, uno si crea aspettative alte, che non sempre vengono rispettate ...
Alla prossima Kava