Modena, sabato mattina, io e Mauro ci alziamo ad un orario decente. E' una settimana che ho cambiato lavoro e già si avvertono delle migliorie nello stile di vita..
Non tutte le cose però sono migliorate, infatti Mauro non ha certo smesso di indagare e borbottare riguardo i posti nuovi dove lo si porta a mangiare.
Mentre fa colazione, mentre è in bagno, mentre si veste, lo sento da una stanza all'altra che mi chiede "Ma cos'è che si mangia dall'Ermina?" "Ma ce l'hanno il brodo dall'Enzina?"
Aldina Aldina Aldina! Glielo ripeto scocciata come fa il mago Merlino quando lo chiamano Martino, ma lui deve sempre fare il numero che cambia i nomi, tipo Fangareggi lo chiama Valcareggi e così per tante cose di Modena, lui deve dare loro un altro nome.
La Ghirlandina però la salva.
Appuntamento in piazza Grande con Cruchetapotapota e suo marito, tutti affamati di modenesità.
Entriamo dall'Aldina e fortunatamente c'è subito posto per 4, il locale è già ben affollato.
Ci fanno accomodare nella saletta più piccola che è comunque comunicante con quella principale.
L'atmosfera è quella per me perfetta, un posto che non sente passare il tempo, la vera trattoria, che fa sì che le cose di tanti anni fa non restino solo un ricordino da riassaporarsi in testa, ma sono ancora qui da vivere. E poi mi ha fatto venire in mente la trattoria che aveva mia nonna, in cui sono cresciuta, dove mi andavo a fare i cicchetti al bancone coi clienti affezionati (io andavo di acqua, a volte con una mini ombra di vino) per cui sono rimasta estasiata, non potevo chiedere di meglio, e noto che su tutte le nostre 4 facce regna un'espressione di pura felicità.
Giusto il tempo di sedersi che arriva una signora a prendere l'ordine, una signora che mi è piaciuta molto, gentile ed efficiente, senza essere invadente, ci ha elencato tutto a voce e risposto cortesemente alle delucidazioni richieste nonostante ci fosse un climax di casino in sala.
Ordiniamo:
2 tagliatelle col ragù
2 tortellini in brodo
2 cotolette
1 stinco
1 bollito misto
1 purè
1 patate al forno
1 acqua gasata-1 naturale
1 lambrusco grasparossa non ho guardato la cantina
Dopo poco arrivano i primi.
Tortellini buonissimi, piccoli,saporiti,brodo fumante e appagante, scodella più che generosa.
Tagliatelle divorate da Crucheta e dal suo squinzio, io ho assaggiato il ragù ed era ottimo, zero brodoso, bello sodo-consistente dal sapore pieno ruspante e rustico di carne di suino, una marcia trionfale di sapore.
Le tagliatelle erano fatte in casa, strette di larghezza, da vedere erano belle e invitanti.
In questo caso la porzione era enorme.
Prima dell'arrivo dei secondi ci sorprende l'arrivo proprio nel tavolo a fianco al nostro di Silvio Orlando.
Tutta la saletta si volta e indica. Mauro è l'unico che fa la mossa e mentre sta per sedersi gli tocca un braccio, lo saluta e con una faccia da bambino in estasi gli chiede cosa ci fa a Modena, gli fa i complimenti, per “La scuola” ecc.
Orlando è davvero un signore, gentilissimo, dopo aver salutato Mauro saluta anche noi tre al tavolo.
In effetti il pranzo da qui in poi diventa ancora più particolare eheheh.
Giungono dunque i secondi:
cotoletta di vitello molto buona, la panatura e frittura sono speciali, piene di gusto senza essere pesanti,la carne tenera. Io non sono esperta di cotolette ma questa mi è sembrata notevole.
Lo stinco buono, soprattutto per me che amo il grasso, ne era ben fornito,morbidoso,però secondo noi non era di maiale, ma di vitello.
Può essere?
Il mio bollito misto comprendeva: 4 fette sottilissime di lingua,2 pezzettini di manzo,1 pezzo di gallina,2 fette di cotechino. Non mi ha entusiasmato soprattutto perché mancavano lo zampone e la testina, come li ho rimpianti! La lingua era buonina ma a me la lingua in generale non va perché è asciuttissima e sa di poco,il manzo e la gallina idem, il cotechino invece era un signor cotechino! Più malsano (in senso buono) dei cotechini che mangio di solito, spingeva di sapore e poi era grassottello, morbidissimo senza punti duri-rigidi di macinato, insamà si avvicinava allo zampone per la sua consistenza. La salsa verde buonina, ne ho mangiate di migliori, ma faceva il suo lavoro.
Purè e patate spettacolari. Il purè era denso, di patate sane e di qualità, senza grumi, ben sapido, mentre le patate al forno erano morbidissime con un velo di crosticina fuori senza essere per niente marroni-sbruciacchiate, e con un santo gusto di rosmarino e burro.
Tutti tranne me prendono il mascarpone e gongolano mentre lo mangiano. Io ne ho assaggiato un cucchiaio e ne ho pensato tanto bene, anche se preferisco quelli più saturi di uova,tamugni.
I miei commensali però lo apprezzavano anche per il fatto che non fosse troppo pesante. Mauro è l'unico che prende il caffè e dice che è una delle rare volte dove al ristorante il caffè merita. Ci alziamo da tavola sazi e contenti e ci accorgiamo che in sala c'è una fila consistente di gente che attende un tavolo libero. Nessuno comunque ci ha fatto pressia.
Paghiamo 20€ a testa, conto onestissimo.
Giù dalle scale ci fumiamo una paglia (io no perché adesso “prima delle 8 di sera fumer al fa schiva”), nel mentre inizia a piovigginare, ci ficchiamo tutti sotto al mio ombrello e ci abbracciamo e muoviamo in via Albinelli come fossimo una molecola unica, e siamo tutti super soddisfatti e felici del pranzo. Come dice la crucheta l'Aldina è uno di quei posti che se ci porti a mangiare qualcuno da fuori per fargli sentire Modena fai un figurone. E questo posto mi fa voler ancora più bene alla mia città, e mi fa sempre più pensare che la mia cara Modenina sia la regina del magner.
Imperdibile!!!
[Reginalulu]
21/02/2010
Idem per il bene che voglio a Modena
Idem per i bei sentimenti che sempre traspaiono nelle tue belle recensioni.
Idem