Eccomi a raccontare per la quarta e forse ultima volta di questo locale della bassa Modenese.
Mi ero ripromesso di raccontare l'esperienza solo nel caso in cui avessi trovato e provato nuove pietanze. Questa è una di quelle volte, la mia impressione è, che sarà sempre così, motivo in più per nuovi racconti.
All'ingresso noto con piacere che il ragnetto, assente nelle ultime mie visite, è tornato a casa e si è nuovamente impossessato della sua dimora, una piccola ragnatela in una vecchia lampada. Bentornato ragnetto.
Festa di compleanno, ma per i maschietti il trattamento è sempre diverso, bouquet e fiori a centro tavola per i compleanni femminili, salame e formaggio per quelli dei maschietti, mah…….
Siamo seduti in cinque in un grande e comodo tavolo rettangolare, Giovanni il titolare, che si prenderà cura di noi e non solo, per tutta la serata, ci serve come antipasto a coltello un'eccellente salciccia appassita e un ottimo formaggio bergamasco semistagionato di mucca, lasciandoci il piacere di servirci da soli, accompagnandolo con un buon Sorbarese che diventeranno due alla fine della cena.
Dal menu, elencato a voce, scegliamo:
tortelli di zucca con burro fuso, scaglie di caprino e tartufo; perfetti, perfetta la cottura, eccellente il ripieno, altrettanto il condimento, ottimo l'abbinamento e perfettamente amalgamati i sapori che lo compongono.
Personalmente concepisco i tortelli di zucca solo con ragù di carne, anzi, meglio ancora ragù di salciccia o salamella, come nel basso mantovano; questi li ho trovati degni di affiancare, per il mio personalissimo gusto, quelli sopradescritti.
Tortelli di ricotta con speck d'anatra: non amo la ricotta nei ripieni, ma il sorriso e la gioia stampati sui visi di chi li stava gustando non lasciavano dubbi, ottimi.
Passatelli in brodo: questa è stata la mia scelta.
Erano anni che non li mangiavo, mi sono sempre rifiutato di farlo al ristorante; ero troppo abituato a quelli della suocera modenese, per tentarne l'avventura.
Inaspettatamente il mio stomaco ha prevalso sul cervello obbligandolo ad ordinarli.
Sono stati serviti con il colmo, dentro una capiente scodella.
Devo dire che ho faticato a finirli, ma come un apneista sono arrivato sul fondo senza respiro, per poi ritornare soddisfatto in superficie respirando profondamente: davvero molto buoni, cotti alla perfezione dentro un altrettanto ottimo brodo.
Galletto alla brace per due, e petto d'anatra scaloppato, sono le scelte dei secondi, personalmente decido di finire il residuo della salciccia appassita, accompagnati da un discreto Cento Vigne, lambrusco della cantina di Rolo; alcune fette di ottima crostata di lamponi e dolci al cucchiaio concludono la cena, assieme a 125€.
Il servizio sempre cortese e attento di Giovanni ci ha fatto trascorrere una bella serata.
In attesa delle isabelle e delle noccioline, questa volta la mia valutazione è di tre cappelli, ma che diventano quattro per il gentilissimo gesto di offrire, per festeggiare un compleanno, una bottiglia di champagne.
Consigliatissimo!!
[joy]
23/01/2010
Bella recensione Bicio, mi piace l'antipasto
il primo
ed il secondo