Mercoledì sera decidiamo, io e tre mie amici di uscire a mangiare e bere un bicchiere di vino.
Scegliamo il “pub in castello” che è sempre una garanzia, sia perché vicino casa, sia perché il locale è davvero carino e i proprietari cortesi e simpatici.
Ci fanno accomodare all'interno subito sulla destra dell'entrata, dove c'è una zona tranquilla.
L'arredamento, è in perfetto stile inglese, con tavolini in legno e divanetti damascati, anche se l'impostazione della cucina è completamente da enoteca Italiana (e questo mi piace!).
Un dettaglio da notare, è la bellissima affettatrice manuale rosso fuego, sul bancone..
Subito ci portano il menu, e ci elencano i piatti del giorno, lasciandoci consigliare, ordiniamo:
Un assaggio di salumi, che i proprietari avevano acquistato nel pomeriggio in una salumeria artigianale Bolognese Pasquini&Brusiani
2 Zuppe al farro con scaglie di grana e un filo d'olio a crudo
1 Tagliata di manzo con patate
2 Tagliate d'anatra, una con patate e l'altra con insalata
1 Tomino Piemontese al cartoccio con pere e olio tartufato
Acqua (alla fine saranno 3 bottiglie da 50 cl “Plose”)
1 Bottiglia di vino rosè Villa Boni di Serramazzoni
Immediatamente ci portano, con un cestino di pane, l'assaggio dei salumi, pancetta, salame, ciccioli, mortadella (morbida e profumatissima), coppa di testa e salame rosa (accidenti questo non ho fatto in tempo ad assaggiarlo).
Seguiti dai due primi e dalla tagliata di manzo per me e una d'anatra per il mio amico. Ovviamente non posso non assaggiare la zuppa, che aveva un' aspetto troppo invitante e appetitoso.
Squisita, anche se un pò tiepidina, il contrasto fra l'olio crudo extravergine e il dolciastro del farro si sposava alla perfezione.
La mia tagliata, richiesta non al sangue, era molto buona, anche se leggermente dura, con sopra i granelli di sale grosso, che risaltano il gusto della carne.
Ho “dovuto” assaggiare anche il tomino…arrivato in tavola avvolto in un cartoccio di carta, che pur emanando un odore sgradevole (dovuto all'olio tartufato), era davvero ottimo, con piccoli bocconi di pera morbida e dolce all'interno.
Solo l'anatra non ho assaggiato, ma il piatto, oltre a essere presentato bene, ai miei amici è piaciuto moltissimo.
Il vino, a temperatura ideale, era fresco, frizzante ..proprio come piace a me!
Alla fine non ci siamo fatti mancare il dolce, un tortino di ricotta miele e noci e un torta alla gianduia, due caffè e una grappa alla menta e camomilla.
Il tortino di ricotta era speciale, fresco all'interno e dolce fuori, mi ha ricordato un po' lo yogurt greco..la torta invece, era tamugna, ma era da provare!
Conto finale: Euro 100,00.
Consigliato!
[Funghetta]
26/09/2009