Dopo lo straordinario viaggio a Girona alla corte dei Roca (che purtroppo non ho potuto raccontare anche qui su Gusta Modena), torniamo come spesso ci accade alla tradizione della nostra meravigliosa (culinariamente parlando ma non solo..) pianura, stavolta nessuna trattoria ma una serata a tema organizzata al Ristorante l'Erba del Re dell'amico Luca Marchini nella caratteristica zona della Pomposa a Modena.
Mi avvicino alla città con largo anticipo, attraversando i paesini che mi dividono dalla Ghirlandina e fermandomi di tanto in tanto per qualche scatto al tramonto, che stasera ci dona colori unici…
L'appuntamento con il mio compare è alla Compagnia del taglio, un wine-bar noto ai modenesi dove fare un aperitivo circondati da bottiglie, anche di grande valore, nell'attesa della cena.
Parcheggio proprio sotto al seicentesco palazzo Ducale, sede dell'Accademia Militare e lentamente mi dirigo ove sono atteso. Si confabula al solito piacevolmente e poi via al ristorante dove ci aspettano altri amici.
Dell'Erba del Re vi ho già raccontato molti particolari in un precedente racconto su Gm e mi pare inutile ripetermi(vi sarà facile rileggerli nel caso vi interessino). Dall'inizio del 2009 vi è stato però un avvicendamento tra il personale a capo della sala, Davide Giacometti è stato sostituito da Luca Montecalvo e Adelaide Lumia. Un secondo aperitivo non si può certo rifiutare e allora un calice di Ferrari Perlè per tutti. Il menù come vi dicevo questa sera è fisso, si ripercorre la vera cucina tradizionale modenese..
Crema di sedano rapa, mortadella, chips di carciofi è il nostro benvenuto della cucina mentre al contempo ci vengon serviti gustosissimi grissini immersi in un bicchiere di sale.
Arriva in tavola il piatto con i pani di varie tipologie e incarichiamo il nostro esperto commensale Massimo di scegliere il vino dall'apposita carta: Malvasia dei colli piacentini Sorriso di Cielo 2007 La Tosa.
Frittata con pancetta, radicchio di campo, aceto balsamico tradizionale di Modena. Quanto è bella, il suo colore acceso mette allegria, dalla dolcezza alla base si prosegue con la nota amara del radicchio fino ad assaporare la pancettina. La straordinaria materia prima in evidenza mi costringe a parlarvi di Monica Maggio e del suo “feudo” in quel di Zocca. Di certo il suo allevamento brado di razze antiche, rare e particolari non sarà una novità per gli addetti ai lavori visto che da Berton a Corelli fino a Bottura tutti decantano la qualità di uova e pollame. Dovrei proprio andarla a trovare e farmi una cultura sulle diverse razze di galline che alleva; purtroppo il suo sito internet è vuoto.
Tagliatelle con ragout modenese (cinque tipologie di carne).I primi piatti, certamente noti in tutta la penisola come emiliani per antonomasia insieme ai tortellini, iniziano con la tagliatella: straordinaria anche questa da vedere, spessa, corposa, ma il cui ragù non mi ha pienamente convinto. Abbiniamo, all'insegna del territorio un lambrusco Grasparossa vigneto Enrico Cialdini Cleto Chiarli.
Lasagna al ragout di salsiccia, crema di parmigiano reggiano (maiale dell'azienda Cura Natura). Qui l'elaborazione del cuciniere di origini aretine porta ad una presentazione su piatto rettangolare di una lasagna tonda, l'esatto contrario del nostro immaginario. I commensali concordano con l'attribuire alla crema di parmigiano quel surplus che ne rende piacevolissimo e sapido l'insieme.
Cotoletta alla bolognese di mucca di razza bianca modenese, prosciutto Dop di Modena, patate arrosto. E qui scatta il momento del ricordo, si narra che Aureliano (il mio consueto compagno di mangiate) una sera sia venuto a cena all'Erba e abbia detto a Luca: avrei proprio voglia di una bella cotoletta fatta con ingredienti di qualità.. e con il menù seguente essa sia apparsa in carta, come sempre i miti si dipanano tra realtà e leggenda, io , come voi, sono scettico.. il piatto migliore della serata, se non altro per la sua genesi e per il vino scelto: Cabernet Sauvignon Luna Selvatica 2006 sempre del produttore piacentino La Tosa. Visto che oggi vi ho parlato tanto di materie prime vi segnalo anche il produttore della bianca modenese che è Daniele Borghi Barbieri di San Vito di Spilamberto.
Omaggio alla torta Barozzi, zabaione. Stappiamo un'Albana di Romagna Domus Aurea 2006 dell'azienda agricola Ferrucci e assaggiamo l'omaggio a questo celeberrimo dolce vignolese, di cui vi invito a leggere la storia sul sito della pasticceria Gollini: www.tortabarozzi.it (scusate per il link ma mi sembrava interessante).
Caffè (Leonardo Lelli) e questa sera come piccola pasticceria un bicchierino di zuppa inglese.. Non sapete cos'è? Non siete modenesi ☺
Una serata all'insegna della territorialità, dei sapori radicati nel cuore dei modenesi. Permettemi, in conclusione, di fare un ringraziamento a tutti i nostri commensali e a Marchini per l'iniziativa.
Il menù fisso della serata costava 35€ x 5= 175€ + 5 calici di Ferrari Perlè (aperitivo) 27,50€ + 1 Sorriso di Cielo 23€ + 1 Enrico Cialdini Cleto Chiarli 14€ + 1 Luna Selvatica 32€ + 1 Domus Aurea 20€ + 4 Acqua 12€ + 5 caffè 12€ = 315,50, scontati a 300€ ergo 60 eurini a crapa.
Grazie della lettura.
Imperdibile!!!
[Patatone]
10/03/2009


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