Scusate,cari compagni(si può ancora usare il termine compagni?)di merende e di posate,se sono scomparso per un po'.Non mi ero nascosto da Chenot o Messeguè,ma ero semplicemente andato a stafogarmi un po'in altre regioni.
Venerdì scorso con altre 2 coppie vado a mangiare all'Antico Borgo,locale dove,come avevo avuto modo di dire nel mio commento alla recensione di Motjeu,mi sono recato spesso e con piacere nonostante le molte riserve sulla gestione molto "corsara"dei conti.
Al telefono ci avvertono che stanno sperimentando i "venerdì di solo pesce",cosa che conoscendo le capacità della cucina non ci spaventa minimamente.Anzi.
Al nostro arrivo a metà serata il locale è desolatamente vuoto (prima brutta avvisaglia)eccezion fatta per una coppia seduta alla fine del bancone dove prima v'era un sontuoso tavolo a elle su cui i trattori "sfettolavano" invitanti e profumatissimi patanegra,culatelli,lardi di colonnata,etc. Ora,ahinoi, dell'amato tavolo non rimane che l'antiestetica ombra sul muro.
Il menu,solo vocale come da loro sempiterna usanza, non ammette possibilità di scelta senza prevedere che non è detto che i gusti dello chef coincidano sempre con quelli dell'utente,specie se parliamo di pesce.
Vino: ci suggeriscono delle cantine a noi sconosciute ed optiamo per del soave veneto da supermercato di tal.....Foscarino che si rivelerà troppo giovane,acido,privo di profumi e prosecco di Valdobbiadene talmente memorabile che il mio subconscio si rifiuta ostinatamente di rammentarne il nobile casato.
Si comincia con del crudo e mi accorgo che,durante la mia (credevo breve) assenza a Modena è stata reintrodotta la famigerata nouvelle cuisine:
-ogni piatto consta di 2 scamp(ett)i,2 gamber(ett)i,2 mazzancoll(ett)e,2 noci.STOP.
-segue sempre crudo: miniminimini atollo di carpaccio di ricciola con all'interno "miseria" di bianchetti ( al sud chiamati neonati ed ancora più al sud niuneddu)talmente pochi da poter essere facilmente contati.STOP.
-segue (3 cucchiaini da caffè di) aragosta alla catalana.Secondo me con un'aragosta ci sono venuti i nostri 6 piatti,i 2 della altrettanto sfortunata coppia dell'altra sala e forse ne hanno anche tenuta un po'per altri eventuali avventori.In realtà non arriverà più nessuno.Come mai?
Come primo,di quantità normale e gradevole fattura,gnocchetti sardi fatti in casa (di chi?)con sugo di pesce.
Si terminerà con un fritto,troppo unto e,quindi x fortuna,scarso denominato di paranza. In realtà ci è parso esclusivamente composto da quei pescetti economici che normalmente non vuole mai nessuno e che regolarmente rimangono nei piatti dopo che ti sei "sbafato"i totani,i gamberi,i polipetti,i calamari.
Non prendiamo altro, nè dolci,nè amari,nè caffè perchè come ogni venerdì che si rispetti e come cantavano le teutoniche gemelle che rallegravano i nostri sabati giovanili dopo "Carosello" ed abbiamo ancora un sacco di cose da fare altrove,tipo andare in giro per Modena,sorseggiare qualche buon drink,farci ritirare le patenti,etc.
Gli ingredienti erano veramente freschissimi,la preparazione (escluso il fritto che era da ergastolo senza sconti di pena) più che buona anche se le porzioni erano talmente parche da permettere alle nostre pur volonterose papille gustative di poterne assaporare il piacere solo in maniera effimera.
Concludendo:ci siamo alzati,cosa rara per Modena,che avevamo ancora fame.
Ma il bello doveva ancora venire.TENETEVI STRETTI ALLA SEDIA:
il conto a coppia è stato di euri 270 (duecentosettanta)pari a lire 523.000 (cinquecentoventitremila).Avete letto bene.
Pacca sulla spalla e giù la serranda. Forse temevano che tornassimo indietro.
Ora io credo che questo locale "stia tirando le cuoia",infatti era vuotissimo anche durante la settimana,e cerchino di spremere il più possibile dai pochi "gonzi"come me che ancora ci vanno.
O meglio ci andavano.
Con i soldi che ci rimanevano,o meglio che ci hanno lasciato,in tasca non ci è rimasto che finire la nottata a bere l'acqua della fontana del parco.Ho offerto io perchè ,come diceva il sommo Totò, .
Poteva andare meglio..
[gi]
17/04/2008