Un' occasione importante e dopo tanti anni decido di portare mia moglie alla Cucina del Museo..
Ambiente molto caratteristico, per accedere si scende una rampa di scale, volte sul soffitto, madie e dispense di una volta..insomma l' ideale per un pranzo romantico (visto che la bimba piccola non ci permette di prenderci questa libertà alla sera!).
I coperti sono 24, insieme a noi soltanto altre due coppie, di cui una composta da turisti stranieri.
La titolare ci accoglie e ci servirà durante tutta l' esperienza (mi sembra la parola adatta per quello che abbiamo provato) con il giusto mix di attenzione e rispetto per i nostri tempi.
Partiamo con un piccolo flan di bietole e carote accompagnato da uno spumante Bellei metodo classico, tutto molto buono e delicato, offerto dalla casa (il vino è un primo segno di quanto la proprietà tenga ai prodotti del territorio).
E' tempo di leggere il menù e scegliamo quello che maggiormente attira la nostra attenzione: tagliere di salame e lonza con gnocco ingrassato per lei (decisamente dal sapore deciso e "artigianale") mentre delle splendide mazzancolle per me (particolare molto apprezzato il fatto di trovarle già sgusciate dalla testa in giù e "vestite" con un velo di bietola spolverata da semi di sesamo, spettacolari).
I primi: lasagnette ai carciofi con salsa di parmigiano (servite a forma di cupola, che racchiudeva ancora il calore ed il sapore dopo il primo taglio) per lei e ravioli di pesce cappone per me.
Del mio piatto vorrei parlare con una riga in più perchè è stato veramente un gradino sopra tutto: la pasta dei ravioli era metà bianca metà nera, un effetto veramente incredibile e mai visto prima.
Il ripieno un misto di pesce cappone, gallinella, mazzancolle e cicale di mare, mentre il sugo un ristretto del brodo di cottura del pesce..il tutto accompagnato da cozze con e senza guscio, una portata semplicemente unica!
Una nota per i vini: la maitre molto gentile ci chiede cosa preferiamo e siccome mia moglie beve solo rosso fermo mentre io avrei preferito il bianco ci propone di aprire due bottiglie e di servirci solo quello che avremmo bevuto al bicchiere.
Gesto molto apprezzato soprattutto quando sul conto per il vino saranno segnati soltanto 12 Euro totali!
Per me un Télos bianco della Tenuta Sant' Antonio del 2013 (80% Garganega e 20 % chardonnay): una vera e propria sorpresa, un vino prodotto in modo completamente naturale senza solfiti dal sapore fruttato e particolarmente adatto al menù.
Per lei un Merlot dei colli Bolognesi cantina petroso, molto valido.
La titolare sarebbe già pronta per i dolci ma noi con un po' di vergogna le diciamo che prenderemmo anche il secondo!
Non che le porzioni fossero risicate (tutt'altro), però tutto è talmente buono che decidiamo di approfittare di quest' occasione che capita non certo tutti i giorni..
Io continuo con il mare..bocconcini di coda di rospo su verdure a tocchetti, morbidi all' interno e croccanti fuori, si sono fatti mangiare volentieri.
Per lei invece filetto di bianca modenese al balsamico, cotto alla perfezione, tenero e la riduzione una goduria per il palato (nota artistica per l' impiattamento, la carne è stata servita insieme ad un ravanello il cui rosso ha donato un piacevole tocco di colore al piatto).
Ormai siamo giunti al termine delle nostre possibilità gustative..il dolce non ci sta proprio!
Concludiamo con un buon caffè della moka servito insieme ai dei piccoli dolcetti anch' essi offerti dalla casa: mini pasta frolla con ripieno "tipo pastiera" e lamponi ricoperti di cioccolato, il giusto tocco per il fine pasto.
Salutiamo e in cassa sono 148 Euro (compresa una bottiglia d' acqua naturale): che dire, non sono pochi ma per il tipo di locale, una cucina di così alto livello in una location di rara intimità direi che siano stati ben spesi.
Alla prossima, ciao ciao
Imperdibile!!!
[nickmanofredda]
02/05/2015