E' venerdì sera ed è tanta la voglia di uscire per una serata da morosi, senza bimbi per i piedi e cenando tranquilli, parlando piano, versandoci il vino, seduti vicini e recuperando un po' della pace andata perduta durante la settimana.
La Baby sitter è già operativa e saltiamo in macchina diretti verso la bella Levizzano Rangone.
Arriviamo alle 20:15, locale vuoto. Meglio, così abbiamo la cucina e lo staff tutto per noi. Nel corso della serata si riempirà quasi del tutto, senza però diventare chiassoso.
Ci accomodiamo, su nostra richiesta esplicita, in saletta, in fondo vicino alla finestra, per stare più intimi e appartati.
Il gestore ed il padre, entrambi molto gentili e premurosi, si alternano al nostro tavolo.
Il menù è semplice, pochi piatti a completamento di " sgabei e piattine", una versione ligure del nostro gnocco e tigelle.
Decidiamo per i due piatti del giorno fuori menù, da dividere.
Il primo è un misto di tanti assaggi che non riesco ad elencare con precisione. Nota di merito per l' insalata di cavolo crudo con dadolata di tonno affumicato, arance e noci e per gli spaghetti di farro con pomodoro e pancetta. Tutti gli altri assaggi sono stati graditi.
Il secondo piatto del giorno è un misto di polenta fritta, di qualità diverse e servita in tante versioni. In questo caso abbiamo gradito più di tutti i bastoncini di polenta gialla con fonduta di formaggio tenuta calda dal fornellino al centro del piatto e le polentine con ragù di funghi porcini.
Durante la serata al posto del pane abbiamo richiesto 2 "giri" di piattine e sgabei, accompagnati di un vassoietto disalume. Tutto buono.
Abbiamo bevuto 2 bottiglie d' acqua e una di un onesto ed economico chardonnay frizzante di Cà Berti (9 Euro).
La serata è trascorsa liscia e piacevole, in un ambiente semplice, famigliare e cortese.
Ho trovato un po' limitato il menù, anche se è in linea con l'impostazione del locale che si dichiara " enoteca" e non ristorante, quindi va bene così.
Per nulla limitata è la carta dei vini, con una attenzione particolare per i lambruschi e altri vini del territorio. Fra l'altro l'impressione è che i gestori si siano sforzati di selezionare vini in una fascia di prezzo medio-bassa, dedicando particolare attenzione al rapporto qualità prezzo e tralasciando volutamente alcune etichette omnipresenti e "pompate" dal punto di vista commerciale.
Alle 22.15 siamo sazi e soddisfatti, ma la stanchezza accumulata durante tutta la settimana ci consiglia di chiedere il conto e scappare a casa prima di addormentarci al tavolo.
Paghiamo 53 Euro, che ritengo corretti per la serata.
Sono lontani i tempi in cui il venerdì sera si poteva tirare fino alle 5 di mattina, ora il rischio è quello di ritornare a casa troppo presto e sorprendere i bimbi ancora svegli che "combattono" con la brava Baby Sitter!
I cappelli sono 4, senza riserve.
Consigliatissimo!!
[tata]
28/01/2014